Intervista a Abdul Wahed Mehran CEO, CTO & Co-founder di tChat: l’applicazione per smartphone che con un semplice click consente di rompere la monotonia in treno.
Intervista a cura di Serena Candela, Karin Kamler e Giuseppe Verrillo – Master in Marketing Management 2015-2016
Sei in treno, hai poca batteria, ti manca il caricatore del telefono e non sai come uccidere la noia del viaggio? Nessun problema! Una giovane startup svizzera ha creato tChat, un’applicazione gratuita che consente di rendere i viaggi in treno più interattivi e social tramite uno smartphone ed un semplice click. Abbiamo incontrato Abdul Wahed Mehran, CEO, CTO e co-fondatore di tChat che ci ha raccontato la storia della sua startup.
La prima domanda nasce spontanea: come, quando e dove è nata la startup e di che cosa si tratta?
tChat è nata ad ottobre 2015 a Lugano. Il suo principale obiettivo è quello di migliorare l’esperienza di viaggio sui treni, tramite un sapiente uso della tecnologia.
A chi si rivolge il vostro servizio?
tChat si rivolge a tutte le persone che regolarmente prendono un treno e vivono il viaggio come un momento sostanzialmente noioso e privo di stimoli e vuole aggiungere una componente emotiva, aiutando i viaggiatori a costruire legami con gli altri passeggeri.
Che cosa ti ha portato a scegliere il nome della startup? Quali significati vuole trasmettere?
Abbiamo concepito tChat come il sistema di chat ideale per chi viaggia abitualmente in treno. La “t” sta proprio per train. Inoltre abbiamo voluto creare un’assonanza con “Ticino”, la regione in cui è nata l’applicazione.
Quali strumenti di marketing tradizionale e digital/social sono serviti e/o hai utilizzato?
Siamo partiti con la pagina web ufficiale tChat.ch e subito dopo abbiamo aperto i nostri profili su Facebook, Twitter e, da poco, siamo presenti anche su LinkedIn.
Per quanto riguarda il marketing tradizionale, nella prima metà di Febbraio abbiamo deciso di impiantare 25 affissioni in diverse stazioni del Ticino.
Per il momento ci siamo focalizzati solamente sul Ticino per poter condurre un beta test pubblico prima di espanderci su tutto il territorio nazionale.
Inizialmente le affissioni non hanno portato un ritorno immediato ma ci hanno permesso di guadagnare visibilità sulla tv pubblica e su diversi giornali locali.
Abbiamo visto i vostri video promozionali che sono molto semplici, diretti e soprattutto professionali: sono stati realizzati da qualcuno del vostro team o avete collaborato con un’azienda?
Tramite alcuni amici, ho ottenuto il contatto di Andrea Todaro, un videomaker molto abile che opera nella Svizzera italiana, e in sole due settimane il suo team, col supporto di Giorgio Pedraglio, il nostro responsabile di Marketing e comunicazione, è stato in grado di realizzare e montare dei video promozionali di ottima qualità.
Ci hai appena parlato del tuo team. Potresti dirci come è avvenuta la selezione dei dipendenti?
Il mio co-founder è una persona con molta esperienza in ambito imprenditoriale. Il resto del team è stato selezionato tra professionisti con cui già avevo avuto modo di lavorare in passato, o che mi sono stati suggeriti dai miei collaboratori, e studenti provenienti dal mondo accademico ticinese.
Quali sono i punti di forza e i punti di debolezza della startup? Quando hai iniziato a vedere i primi risultati e come vede tChat tra 5 anni?
Questa è la seconda startup che creo e quindi mi considero una persona con una certa esperienza nel campo.
Per quanto concerne il punto di forza, posso dire che adesso sono riuscito a creare un team composto da professionisti con esperienza, che credono molto nel progetto. Per quanto riguarda i punti di debolezza, essendo una startup, il budget è sempre limitato e questo può talvolta frenare le ambizioni di espansione, perlomeno nel breve termine.
Che suggerimento vorresti dare ai nuovi start upper? Ci puoi raccontare il momento più gratificante che ha vissuto?
Pochi giorni fa ero in viaggio per Basilea e ho visto che diversi passeggeri stavano usando l’applicazione tChat. Quella che sei mesi fa era soltanto un’idea, oggi si è trasformata in una vera e propria applicazione, che in Ticino sta avendo sempre più successo. Ovviamente questa è una grandissima soddisfazione, perché io e il mio team abbiamo messo tutta la nostra passione nella realizzazione del progetto e vedere tanta gente contenta del nostro lavoro mi sprona a continuare su questa strada.
Inoltre, vedere che siamo riusciti a risolvere un problema piuttosto comune, ci fa ben sperare per il futuro, dal momento che vogliamo espanderci prima in tutta la Svizzera e, nel lungo periodo, in tutta Europa.
Concludendo, possiamo dire che il team di tChat è composto da sette appassionati che hanno deciso di dare vita ad una nuova startup, lavorando giorno dopo giorno con determinazione, teamwork e passione. Caratteristiche che stanno alla base di ogni successo e che sembra stiano trascinando tChat nel novero delle migliori startup in Ticino.
Noi facciamo loro un grande in bocca al lupo, sperando che presto il loro successo arriverà anche in Italia e che tutti avremo tChat sui nostri smartphone!