A cura di Antonella Bavuso Volpe, Martina Colombo, Chiara Corti, Fabiola Di Giacomo, Fabrizio Forti – Master Scienziati in Azienda 2015-2016
Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono
dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento.
(Proverbio cinese)
I consumatori sono profondamente preoccupati per come sia gestita, amministrata e per quanto costi la loro assistenza sanitaria. Ciò che li frustra è l’approccio costoso e altamente tecnologico prevalente nella medicina moderna.
Posizionati all’interfaccia tra alimenti e farmaci, un crescente numero di prodotti sta assumendo sempre maggiore importanza; il consumatore è ora alla ricerca di prodotti benefici complementari o alternativi ed è per questo che al giorno d’oggi vengono utilizzati i nutraceutici. Questi prodotti vengono definiti come “alimenti, o parti di alimenti, che forniscono prestazioni mediche o di salute, tra cui la prevenzione e il trattamento della malattia“. Sono sostanze farmacologicamente attive che possono essere estratte da alimenti vegetali o animali, concentrati e somministrati in una forma farmaceutica adeguata.
I nutraceutici hanno elementi comuni sia con gli alimenti che con i medicinali, ma non appartengono a nessuna delle due categorie. Contrariamente ai farmaci, i nutraceutici vengono utilizzati con valore terapeutico anche in assenza di studi clinici che dimostrano la loro efficacia; inoltre, l’origine naturale di un nutraceutico non è necessariamente correlata con la loro sicurezza ed efficacia terapeutica. Vi è una mancanza di monitoraggio post-marketing che non consente di valutare la comparsa di effetti negativi, connessi all’uso di tali prodotti. Questo project work ha l’intento di analizzare e approfondire le informazioni di base sui nutraceutici e la loro importanza, al fine di evitare che la “Nutraceutica” diventi solo una delle tante parole senza senso, con un significato ambiguo o fuorviante. A causa del numero crescente di alimenti o di nutraceutici con indicazioni nutrizionali e salutistiche, l’Unione europea ha adottato il regolamento (UE) N°1924/2006 sull’utilizzo dei claim nutrizionali e salutistici forniti per i prodotti alimentari, che si applica a tutti gli Stati membri dell’UE con l’intento di proteggere i consumatori da claim fuorvianti o falsi. Essi sono definiti come qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche per la presenza, assenza, o aumento del livello di un particolare nutriente o altra sostanza, mentre quelle salutistiche comprendono qualunque indicazione che affermi, suggerisca o implichi che esiste una relazione tra un categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi componenti e la salute.
La sana alimentazione e le proprietà benefiche degli alimenti funzionali sono state le protagoniste di Expo 2015, dove si è più volte sottolineato che alimentarsi con coscienza può aiutare a prevenire malattie o ridurre il ricorso a farmaci. Diversi progetti innovativi legati alle proprietà nutraceutiche degli alimenti sono stati presentati e il padiglione Italia si è particolarmente distinto su questa tematica. In prospettiva futura, i prodotti nutraceutici potranno influenzare i campi del marketing e del market access.
L’evoluzione del concetto di salute e benessere ha portato allo sviluppo di segmenti trasversali ed ad una continua crescita della domanda di prodotti per la salute come integratori alimentari e nutraceutici. In questo contesto, l’Italia è uno dei mercati europei più sviluppati e la farmacia, in particolare è il canale distributivo di elezione.
I prodotti Nutraceutici sono entrati nel novero delle scelte dei medici specialisti e sono utilizzati in associazione con le terapie oltre che nella prevenzione, con implicazioni importanti nella sfera della comunicazione tra medico, farmacista e paziente.
Nel mercato commerciale i farmacisti possono cogliere interessanti opportunità nel segmento degli integratori e dei nutraceutici, considerato il trend di crescita in atto, il prezzo medio e i margini ottenuti.
Per quanto riguarda il market access, i nutraceutici possono essere molto utili nella prevenzione delle malattie prima ancora che le stesse si manifestino. Guardando le cose da questo punto di vista, potrebbe essere interessante studiare un modello simile a quello sviluppato dalla Regione Lombardia, nel quale il paziente ha il suo personale piano di trattamento che potrebbe coinvolgere anche buone abitudini alimentari e l’uso di nutraceutici.
Per fare tutto questo, però, è necessario disporre di una legislazione puntuale e rigorosa per i nutraceutici in moda tale da poter sfruttare al meglio i loro benefici per la salute umana.
Scarica il progetto completo “La nutraceutica, un ponte tra alimento e farmaco”