Articolo a cura di Anna Ciliberti, Francesca Lorusso e Mariasilvia Scippa – Master Giuristi in Azienda 2018-2019
Ferdinanda Tanganelli, General Counsel di Kruk Italia s.r.l., lunedì 10 settembre ci ha portato la sua testimonianza sul ruolo del legal in azienda. Con schiettezza ed autoironia, l’avv.Tanganelli, classe ’79, ha descritto il suo percorso di crescita personale e professionale sottolineando le competenze valoriali oltreché tecniche richieste alla figura legale in azienda.
Forte passione. E’ questa la cornice all’interno della quale si è sviluppata l’esperienza portata in aula. Laureatasi in Giurisprudenza e abilitata alla professione forense nel 2007, nel 2009 ha deciso di lasciare la libera professione e di entrare in azienda, trasformando il suo ruolo in una missione.
Coraggio. E di coraggio Ferdinanda Tanganelli ne ha da vendere. Nel 2015, mentre ricopriva il prestigioso ruolo di Head of Legal & Compliance presso la sede italiana del gruppo svedese Intrum Justitia s.p.a., ha deciso di accettare la sfida lanciatale dal gruppo Kruk aderendo ad un progetto ancora “su carta”. Kruk è una società multinazionale polacca, quotata alla borsa di Varsavia, operante nel settore della gestione dei crediti e nell’acquisto di portafogli di debito. Con sedi in diversi mercati europei, nel 2015 decide di fare il proprio ingresso nel mercato italiano e diviene quindi fondamentale il supporto di un legale italiano esperto in materia di cartolarizzazione. Dopo essere stata lungamente corteggiata dagli head hunter del gruppo, la curiosità e la voglia di mettersi in gioco hanno spinto l’avv. Tanganelli a lasciare la propria posizione in una realtà solida e strutturata per un progetto indubbiamente affascinante, ma pur sempre incerto. Tuttavia, è proprio raccogliendo questa sfida che il 13 novembre 2015 è stato possibile costituire Kruk Italia s.r.l. con attività focalizzate sull’acquisizione di portafogli NPL ed operante nel mercato italiano della cartolarizzazione del credito attraverso la società Itacapital S.r.l., veicolo di cartolarizzazione facente parte del Gruppo Kruk.
Fiducia. In tutte le sue declinazioni. Fiducia nelle proprie capacità. Perché il legal in azienda è pur sempre un manager che siede al tavolo delle decisioni, chiamato a compiere delle scelte strategiche per il business e che difficilmente ha a sua disposizione soluzioni “blindate” o completamente prive di rischi. Fiducia nei propri affetti, grazie ai quali diventa più semplice trovare il coraggio di prendere posizioni “scomode” e non cedere terreno. Fiducia nei propri colleghi, alla base dei rapporti tra il legale e gli altri dipartimenti. Difatti, ciò che contraddistingue il legale d’azienda è proprio il lavoro sinergico e condiviso con i propri collaboratori, il che gli permette di avere una conoscenza dei processi tale da garantire un approccio pragmatico ed orientato al business.
Umiltà e sincerità. Riconoscere i propri limiti è decisivo per costruire un rapporto fiduciario in ambito aziendale e farsi aiutare quando la situazione lo richiede. Un aiuto importante – non ne fa mistero Ferdinanda Tanganelli- le arriva proprio dal suo braccio destro l’avv. Federica Parlacino, con la quale condivide sfide professionali quotidiane.
La figura del legal in azienda, così come tratteggiata dall’avv. Tanganelli attraverso la sua testimonianza, è una combinazione vincente di competenze tecniche e soft skills necessarie a garantirgli una visione d’insieme, vero punto di forza del legale in-house. Una figura che si discosta dall’immaginario collettivo del legale come “ostacolo” al business, ma al contrario, una figura che apportando i propri valori al contesto aziendale si rivela fondamentale per la buona riuscita di un progetto.