A cura di Davide Damiano, Vittoria Lorenzelli e Valeria Russo – Master in Risorse Umane e Organizzazione 2016-2017
I recenti sviluppi normativi hanno dedicato molta attenzione al tema del welfare aziendale, intendendo con quest’ultimo l’insieme di benefits e prestazioni che le aziende garantiscono ai propri dipendenti al fine di migliorare la loro vita professionale e privata. Questa innovativa realtà aziendale, diffusasi rapidamente in vari contesti, è stata approfondita il 17 marzo del 2017 presso il Master in Risorse Umane e Organizzazione di ISTUD con la testimonianza della Dott.ssa Selene Marone, Project Manager di Happily.
Happily nasce a Genova nell’aprile 2015 con l’obiettivo di sviluppare piani di welfare aziendale e progetti di benessere organizzativo, offrendo alle imprese la possibilità di accedere ad una piattaforma digitale tramite cui gestire e monitorare progetti che valorizzino il capitale umano.
Il processo di “pianificazione del benessere” previsto da Happily si sviluppa su tre fasi organizzative: analisi, gestione e supporto.
La prima fase è incentrata sull’analisi della reale fattibilità del progetto sia in termini di vantaggi fiscali che di budget disponibile da parte dell’azienda coinvolta nel processo; questa fase prende in considerazione anche l’analisi dei bisogni dei dipendenti attraverso l’utilizzo di un questionario on line adoperabile sul portale Happily.
La seconda fase prevede in primis la definizione dettagliata dei benefits adeguati a soddisfare i bisogni dei dipendenti e le esigenze delle imprese; in secondo luogo l’efficace gestione della comunicazione attraverso l’organizzazione di giornate informative aziendali e la diffusione di e-mail e documentazione cartacea. Successivamente viene implementato e personalizzato il portale Happily, tramite il quale ogni singolo dipendente può visualizzare i servizi proposti dall’azienda scegliendo, secondo le sue preferenze, tra varie attività: corsi di formazione, spese scolastiche, tempo libero; sempre in questa fase Happily gestisce e convalida le singole richieste dei dipendenti comunicate attraverso il portale.
La terza ed ultima fase, definita di supporto, consiste nel fornire assistenza agli utenti durante tutto il processo di pianificazione ed erogazione del servizio di welfare: Happily si impegna a redigere un report mensile all’Ufficio paghe e una survey relativa al gradimento da parte dei beneficiari del servizio, al fine di apportare eventuali modifiche e miglioramenti.
Il benessere aziendale diventa dunque il contenitore di una realtà molto più ampia che – prescindendo da finalità meramente economiche – coinvolge la vita del lavoratore, il quale non è solo parte di una realtà dedita al business, ma è prima di tutto un individuo inserito all’interno di un contesto che coinvolge i suoi hobbies, la sua famiglia e i suoi interessi.
La stessa Selene Marone alla domanda se i servizi offerti da Happily rispecchino anche la realtà aziendale di quest’ultima lei risponde non solo elencando i servizi di cui lei stessa usufruisce ma anche ponendo l’attenzione sulla necessità degli stessi.
Solo investendo in un’ottica più innovativa in cui ai vantaggi fiscali per le aziende si sommano quelli per i singoli lavoratori è possibile compiere quel cambiamento necessario per garantire il miglioramento del clima lavorativo, la qualità dello stile di vita e la vivibilità in generale.