A cura di: Federica Gais, Valentina Palimento e Vania Rigon – Master Scienziati in Azienda ISTUD XVI Edizione
Durante il Master “Scienziati in Azienda”, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare diverse esperienze, sia lavorative che personali, di specialisti del settore Life Science.
Una testimonianza aziendale particolarmente interessante e formativa è stata quella di Federica Cremonesi, Global Clinical Trial Manager presso ICON.
Il gruppo ICON è una società di servizi outsourcing per aziende farmaceutiche, biotecnologiche e biomedicali, specializzato nello sviluppo strategico, nella gestione e nell’analisi dei programmi che supportano lo sviluppo della ricerca clinica.
Federica ha iniziato a studiare Biologia a Milano. Al terzo anno universitario, il forte interesse per il campo immunologico l’ha spinta a trasferirsi a Pavia, dove è scoppiata la passione per la genetica. Dopo aver conseguito la laurea e la specializzazione in Genetica Forense, ha continuato a lavorare nel campo della ricerca universitaria per un anno, dopodiché ha deciso di intraprendere la carriera del CRA (Clinical Research Associate): “Ho fatto una scelta di vita che è stata abbastanza naturale. Desideravo avere un equilibrio diverso da quello che mi poteva offrire l’università”.
Il rapporto con ICON è nato in maniera molto fortuita, trovandosi nel posto giusto al momento giusto. ICON si stava espandendo in Italia e cercava personale. Sebbene non le fosse del tutto chiara la figura del CRA, alcune peculiarità di questo lavoro, come la predisposizione ai rapporti interpersonali e il dinamismo, rispecchiavano la sua personalità. Inoltre, la stimolava e incuriosiva l’idea di svolgere un lavoro in cui potesse essere un supporto per altre persone. Una volta entrata, ha iniziato come assistente stagista per sei mesi, dopodiché ha intrapreso la carriera da CRA fino ad arrivare al ruolo attuale di Global Clinical Trial Manager.
La stabilità e la condivisione dei valori aziendali sono il motivo per cui lavora con ICON da ormai dieci anni: “Per me è importante fare un lavoro che mi piaccia e che mi dia qualcosa a livello di crescita professionale”.
Durante l’intervista, è stata una piacevole sorpresa scoprire l’elevata incidenza femminile nel mondo della ricerca clinica: “È una questione di bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Mi sono sposata giovane e ho due bambine. Bisogna sì essere organizzati, flessibili e avere una stabilità familiare che ti supporti, ma è una vita assolutamente gestibile. Sono soddisfatta della mia vita e delle mie scelte; se tornassi indietro probabilmente rifarei tutto quello che ho fatto”.
Prima di salutarci, Federica ha voluto concludere con alcuni consigli per noi giovani, che ci affacciamo al mondo del lavoro: “Non abbiate paura! Fate colloqui, parlate e dite quello che pensate, siate voi stessi. Non si può rinunciare a un’esperienza lavorativa importante, solo perché non ci si sente all’altezza. Non scoraggiatevi alla prima esperienza e siate proattivi”.
