A cura di Cristina Gallina – Master in Risorse Umane e Luca Bertorello – Master in Marketing Management
“Aria nuova“: è ciò che si respira appena varcata la soglia di Elica.
L’attenzione per i dettagli, la passione per l’innovazione e la cura nel design appaiono sin da subito elementi caratteristici dell’azienda e dei luoghi di cui è composta.
Ci accoglie il dr. Emilio Zampetti, Direttore HR, dalle cui parole emerge chiaramente il valore che hanno gli individui nell’azienda, aspetto che influisce sulle decisioni che vengono prese al suo interno. La funzione delle Risorse Umane è infatti cambiata durante il corso degli anni e da un modello centralizzato è gradualmente passata ad uno caratterizzato dalla maggiore vicinanza alle persone: essa deve essere aperta sia verso l’interno sia verso l’esterno dell’azienda, al fine di creare le migliori condizioni per i propri collaboratori e per il business, in un’ottica win win in cui vi sia una reciproca soddisfazione. All’interno di questi cambiamenti si comprende la sempre più marcata attenzione per il tema dell’employer branding, finalizzato ad attrarre e fidelizzare le migliori risorse, oltre che a comunicare il proprio brand.
Ma veniamo ora alla nascita di Elica.
La storia dell’azienda, leader mondiale nella progettazione e nella realizzazione delle cappe da cucina per uso domestico, nasce nell’agosto 1970 con il suo fondatore, Ermanno Casoli, che due anni dopo presenta a Parigi il primo aspiratore d’aria e stipula il primo contratto con la Philips. Nel 1978, in seguito alla scomparsa prematura di Ermanno Casoli, l’azienda passa in gestione al figlio Francesco, che entra in azienda molto giovane e studia sul campo. Nel 1995 un incendio rade al suolo lo stabilimento di Fabriano: tale evento nefasto mette in luce l’importanza dell’azienda per chi vi lavora, poiché in soli quattro mesi lo stabilimento viene ricostruito grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti i dipendenti. Nel 2002 vi è il primo approccio verso l’estero, in Giappone, che costituisce il primo passo verso un percorso inarrestabile di internazionalizzazione.
Negli anni l’azienda ha portato avanti un processo di continua crescita, che l’ha condotta ad utilizzare propri brand e ad ampliare il suo mercato da un modello B2B basato sul commercio interaziendale ad uno centrato anche sulla vendita al dettaglio, operazione che ha richiesto una forte attenzione agli equilibri interni. Dal 2014 si è inoltre aperta all’E-commerce, soprattutto per quanto riguarda gli accessori, come i diffusori di fragranze (tra cui l’innovativo Marie).
Oggi Elica, presieduta da Francesco Casoli e guidata dall’Amministratore Delegato Giuseppe Perucchetti, è un’azienda quotata in borsa, con 3700 dipendenti e una produzione annua di oltre 19 milioni di cappe e motori. Conta otto stabilimenti nel mondo che, nonostante la forte identità della corporate, sono indice dell’internazionalità che la contraddistingue e della sua mentalità globale.
La filosofia di Elica, veicolata attraverso le pratiche quotidiane di chi vi lavora, la si può scorgere curiosamente anche all’ingresso dell’azienda, dove si leggono i valori e i comandamenti scritti da Francesco Casoli, fondamentali per l’architettura aziendale. Tra questi l’abbattimento di una mentalità burocratica, il gusto per la sfida e il coinvolgimento: ancora una volta emerge la valorizzazione del capitale umano e del suo potenziale, che deve trovare spazio e possibilità di espressione.
Come ci racconta Julia Sciuto, Education & Employer Branding Manager, la creatività, il pensiero internazionale, l’entusiasmo e la voglia di vincere sono alcuni degli aspetti che richiedono ai propri collaboratori e che cercano in chi potenzialmente potrebbe entrare a far parte di Elica: l’ottica non è tanto quella di trovare talenti quanto persone caratterizzate da curiosità intellettuale e flessibilità, in linea con la cultura dell’azienda. I processi interni non consentono infatti rigidità di pensiero e il contesto dinamico e giovanile veicola la filosofia del “Never sleep“. Ed è per tale motivo che una grande attenzione è riservata ad operazioni di brand awareness e all’Employer Branding, attraverso l’organizzazione di diverse iniziative volte alla ricerca dei migliori candidati: tra queste il Recruiting Day, l’On Air Academy Tour, con cui sono state visitate diverse università, anche in Polonia, ed Employerland, un gioco dedicato al mondo del lavoro da cui si sono recepiti eventuali candidati.
Segno della cura nei confronti dei collaboratori è anche la quantità di servizi rivolti ai dipendenti che già fanno parte di Elica, che le hanno permesso di ottenere la certificazione Top Employers, ricevuta nel 2009 e rinnovata fino ad oggi. Tra questi la palestra aziendale, il campus linguistico estivo per i figli dei dipendenti e iniziative quali E-Straordinario, un progetto di formazione interno che unisce l’arte al mondo del lavoro, attraverso workshop e incontri teorici. Quest’ultimo progetto è in particolare creato e gestito dalla Fondazione Casoli, che da circa dieci anni investe sul territorio e sull’arte, considerata veicolo di processi innovativi.
Elica mette infatti al primo posto le persone, considerate il suo “ossigeno”, prendendosi cura del benessere dei propri collaboratori e supportandoli nel loro sviluppo: può così incentivare il potenziale dei singoli individui e creare allo stesso tempo le condizioni per il successo dell’intera organizzazione.
Esempio di questo efficace connubio è la creazione di Snap, un Air Quality Balancer, prodotto di cui ci ha parlato con entusiasmo il suo ideatore Fabrizio Crisà, Design Center Manager. Questo prodotto innovativo, un sistema nuovo di aspirazione che controlla e migliora la qualità dell’aria, è infatti nato da una sua idea, che ha portato avanti con determinazione e a cui è stata in seguito rivolta la fiducia necessaria per renderla concreta. Fabrizio considera il design come il momento innovativo per eccellenza e l’innovazione deve avere per lui l’obiettivo di cambiare lo stile di vita delle persone, al fine di renderlo più semplice.
Il valore del coinvolgimento reale delle persone e l’attenzione per il nuovo emergono anche durante la visita presso gli stabilimenti di Cerreto D’Esi e di Mergo, che conclude il nostro viaggio attraverso l’azienda e i suoi processi interni. L’alta produttività risulta accompagnata negli stabilimenti produttivi dalla formazione continua e dalla marcata attenzione per la sicurezza dei propri lavoratori, oltre che dall’alto livello di tecnologia dei macchinari utilizzati.
La sensibilità per queste tematiche è ben rappresentata dall’utilizzo del sistema integrato WCM (World Class Manufacturing), che regola e unifica il metodo di produzione in Elica, assicurandone alti livelli di prestazione. Tale sistema non è solamente volto alla riduzione degli sprechi, mostrando l’attenzione dell’azienda verso le tematiche ambientali, ma anche ad una maggiore sicurezza dei collaboratori, avendo permesso una netta riduzione del numero di infortuni.
La richiesta di partecipazione trova una particolare concretezza in questo sistema, in quanto gli operatori vengono incentivati a fornire consigli sulle macchine che utilizzano e a far presente eventuali problemi che hanno rilevato, con la possibilità di vedere nel tempo il percorso delle loro proposte. La sicurezza diventa allora una leva fondamentale in Elica, rappresentando un aspetto intrinseco alla cultura aziendale.
Ed è così che volge al termine il nostro viaggio, un percorso che ci ha permesso di comprendere gli aspetti distintivi di un’azienda di successo, che ha reso il proprio prodotto unico nel suo genere e il proprio agire sempre più sostenibile: curiosità, energia, ma soprattutto grande fiducia nelle persone.
Elica è infatti riuscita a trasformare un oggetto puramente funzionale in un accessorio di design, caratterizzato da leggerezza e semplicità di linea. E’ riuscita a creare bellezza, ed emozione.