Questo nono e ultimo capitolo dell’ebook Disastri ed Eroismi dell’Antropocene è a cura di Maria Giulia Marini, coordinatrice del Master ISTUD Scienziati in Azienda. Di seguito presentiamo un abstract del capitolo, scaricabile integralmente cliccando qui sotto.
Background – I disastri umani sono inseriti in un contesto cosmico, che ha a che fare con la malattia del nostro pianeta nell’era dell’Antropocene, i conseguenti salti di specie, la necessità di una riconciliazione tra la salute del pianeta e la salute personale. C’è stata una mancanza di consapevolezza non solo negli ultimi cento anni ma nella storia del genere umano su come interagire con la natura, tranne le società culturali minori, a rischio di estinzione, se non già estinte.
Scopo – Mettere in gioco una riflessione provocatoria su ciò che gli esseri umani hanno fatto alla natura, a causa di miopia focalizzata su vantaggi nel breve termine, e far riflettere il lettore sulle possibilità che derivano dalla situazione attuale.
Metodi – Ricerca delle ultime pubblicazioni su riviste scientifiche sui temi della salute, dell’antropocene, della sostenibilità, della biomimetica, della pandemia e delle questioni etiche degli operatori sanitari, e della narrativa contemporanea, dell’auto-riflessione e della scrittura creativa.
Risultati – Nei disastri causati dall’uomo, gli impatti naturali e umani in termini di vittime sono stati terribili, con una mancanza di cultura della gestione del rischio e del recupero dei disastri. Lo sfruttamento del pianeta è iniziato con la rivoluzione agricola 10.000 anni fa, ma è negli ultimi 50 anni che abbiamo danneggiato la terra in modo esponenziale. C’è una possibile relazione causale tra ciò che il genere umano ha fatto al pianeta nel corso dei secoli e l’aumento contemporaneo delle zoonosi fino all’ultima di Covid-19.
Lezione per il futuro – Ora è il momento di un ripensamento contemporaneo delle nostre responsabilità individuali durante l’Antropocene, diffondendo una cultura di gestione del rischio, Disaster recovery, di ripensare al processo macroeconomico, utilizzando approcci biomimetici, e a una rivoluzione culturale dell’impegno per gli operatori sanitari, chiamati ad onorare non solo la vita del paziente secondo la cultura occidentale, ma anche secondo altre culture minoritarie e al contempo rispettando la salute del Pianeta.