Questo settimo capitolo dell’ebook Disastri ed Eroismi dell’Antropocene è a cura di Cristina Balzarini, Francesco Graziani, Mariarosaria Iannelli, Michele Marrone, Davide Minafra e Giuseppe Rotunno, partecipanti del Master ISTUD Scienziati in Azienda. Di seguito presentiamo un abstract del capitolo, scaricabile integralmente cliccando qui sotto.
Background – Il disastro di Fukushima è attualmente considerato il più grande disastro nucleare del XXI secolo. La tragedia ebbe inizio l’11 marzo 2011 quando una scossa di terremoto di magnitudo 9 fece tremare il Giappone. La situazione venne ulteriormente aggravata dall’arrivo di uno tsunami di 14 metri che danneggiò gravemente i reattori della centrale. Due dei tre reattori in funzione esplosero con rilascio di elevate quantità di radiazioni e materiale contaminato.
Scopo – Il focus del nostro lavoro cerca di approfondire gli eventi accaduti, indagando sulle possibili responsabilità da parte delle autorità giapponesi. In questo contesto, evidenziamo il fatto che quest’ultime non sono state esenti da responsabilità, nonostante la drammaticità dell’evento.
Metodi – Per lo studio e l’approfondimento di questa tematica sono state consultate diverse fonti, tra cui articoli scientifici, documentari, film, libri ed è stato intervistato Pio d’Emilia (giornalista Sky) che ha vissuto oltre trent’anni in Giappone, che ha fornito una dettagliata ricostruzione dei fatti.
Risultati – Da questa analisi si evince come il disastro di Fukushima aprì un dibattito internazionale sull’utilizzo del nucleare ed ebbe come conseguenza positiva una maggiore consapevolezza sui rischi dello sfruttamento del nucleare per fini civili.
Lezioni per il futuro – Questa ricerca ha messo in risalto diverse questioni: “Ci fu sufficiente trasparenza tra il governo e la popolazione giapponese?”, “Le notizie che furono trasmesse e rese pubbliche coincidevano effettivamente con i fatti reali, oppure alcuni aspetti della vicenda vennero oscurati?” e ancora “Cosa ne fu degli eroi di Fukushima e qual è stato il loro destino in seguito alla tragedia?”.
Insomma, le incertezze sono molte e, forse, la verità non verrà mai a galla così come il nome dei reali colpevoli del disastro.