A cura di Alberto Barbella, Alessandra Bruno, Cristina Gallina e Alessandro Nocera – Master in Risorse umane e Organizzazione 2015-2016
Come è cambiata la Corporate Social Responsibility nel corso degli anni? E che valore aggiunto fornisce all’azienda che la pratica?
E’ per rispondere a questi quesiti che si è tentato di approfondire il presente tema, alla luce dei cambiamenti socio-economici che si sono verificati negli ultimi decenni e che ne hanno determinato nuovi trend e differenti applicazioni; è dunque a partire dalla necessità di implementare i propri processi interni che, ricercando nuovi assetti strategici, l’azienda muove oggi da rigide e vecchie posizioni.
Attraverso l’approfondimento dei maggiori contributi storici succedutisi dagli anni ’50 in poi e dall’analisi di Luxottica, presa a modello di best practice, si può notare il passaggio da una concezione della CSR come centro di costo ad una in cui ne emergono gli aspetti più strumentali a supporto dell’acquisizione di vantaggio competitivo.
A partire dalla considerazione dell’azienda come parte di un network di relazioni tra loro interdipendenti e dalla responsabilità che questa detiene nei confronti dei vari stakeholders investiti, la CSR diventa oggi strumento di innovazione, di creatività e consolidamento; infatti, sfruttando appieno le potenzialità sommerse ed aprendosi alle sollecitazioni esterne, l’azienda può infine acquisire quelle necessarie capacità predittive utili a cogliere opportunità e trend emergenti.
In tale contesto, nel rendere attrattiva la value proposition, l’azienda non può prescindere da marcati processi innovativi, dal punto di vista tecnologico e organizzativo: dall’originaria concezione della CSR come tutela dei diritti si è infatti affiancata la visione della stessa come fonte di sviluppo, attraverso cui l’azienda si rende protagonista della risoluzione di problematiche socio-ambientali sviluppando nuovi modelli interfacciandosi a nuovi mercati.
Lo sviluppo sostenibile diventa non più solo una fonte di vantaggio competitivo, ma un vero e proprio modello di business.
In quest’ottica le azioni di CSR, dai rapporti col personale a quelli con l’intera comunità, attraverso gli strumenti adottati, come il codice etico e il SA80000, porta un incremento del valore degli intangibili, favorendo legittimazione e credibilità della stessa agli occhi dei diversi stakeholders esterni e interni.
Dall’analisi appare chiaro che le imprese, come Luxottica, che si rendono autrici di comportamenti socialmente responsabili sono in grado di gettare le fondamenta per un successo aziendale duraturo e resiliente: è allora fondamentale che, soprattutto per quanto riguarda le piccole medie imprese, vengano favoriti processi comunicativi inerenti tale azioni, al fine di trasmettere in modo più incisivo le attività e i risultati spesso raggiunti in tema CSR, ma che non ottengono adeguata visibilità.
Nel ventunesimo secolo, l’economia, la globalizzazione ed il ruolo degli stakeholder, delineano teatri economici e contesti ambientali molto differenti rispetto al passato; l’economia, soggetta a continue turbolenze e repentine conversioni, costringe le aziende ad un processo di adattamento, innovazione e riconfigurazione dei propri assetti, nel tentativo di costruire sulla diversità e sull’innovazione il volano del proprio gradiente competitivo.
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