Valeria Graffeo, Regulatory Affairs Manager Operations & Intelligence, bioCSL, Melbourne, Australia. Scienziati in Azienda 2009.
Ciao Valeria, ci racconti perché hai scelto di intraprendere una carriera internazionale?
Nella società in cui viviamo, sempre più aperta a mercati internazionali ed orientata alla multiculturalità, credo che possedere un’esperienza internazionale contribuisca a sviluppare una maggiore versatilità e di conseguenza a rendere il proprio profilo più competitivo di fronte al mercato nel lavoro. Questa la ragione principale per cui decisi, una volta completato il Master Scienziati in Azienda nel 2009, di trasferirmi a Londra in cerca di nuove opportunità.
Quali sono i lati positivi e quelli negativi di lavorare all’estero?
Tra i lati positivi del lavorare all’estero, sicuramente l’essere esposti a metodologie diverse da quelle che consideriamo convenzionali, la versatilità come detto prima, e la self-confidence che si acquisisce quando ci si mette in gioco. Non dimentichiamo che vivere all’estero è un’esperienza formativa non solo dal punto di vista lavorativo, ma soprattutto umano. Tra i lati negativi, probabilmente la lontananza dai luoghi e dalle persone più care, fattore tuttavia dipendente dalla distanza del paese in cui si decide di andare a lavorare.
Prima del Master Scienziati in Azienda avevi mai preso in considerazione la possibilità di lavorare all’estero? Partecipare al Master ha influito in questa scelta?
Prima del Master avevo vissuto per un anno a Coimbra in Portogallo dove, grazie ad una borsa di studio Erasmus, avevo già avuto modo di fare una prima esperienza formativa di studio (e non solo) all’estero. Seppur non influendo in maniera diretta, la partecipazione al Master Scienziati in Azienda mi ha dato il bagaglio culturale e l’esperienza lavorativa necessaria a permettermi di trovare più facilmente lavoro una volta trasferita all’estero.
Grazie Valeria per averci raccontato la tua esperienza!
