Intervista a cura di Bukurije Nanushi, Elsa Terenzi, Giacomo Arminio – Programma “Retail Your Talent” 2016-2017
“L’innovazione non è un nuovo concetto. Ci stiamo innovando da oltre 116 anni, abbiamo sviluppato un piano di crescita innovativo per l’azienda e i nostri brand attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti che possano dare al consumatore la possibilità di vivere un’esperienza unica tra punto vendita e acquisto online”.
Questa è la realtà dove opera VF International, leader mondiale nel mercato dell’abbigliamento, inclusi i settori di jeanswear, abbigliamento sportivo, prodotti outdoor e abbigliamento da lavoro. I marchi che commercializzano sono molteplici, tra cui Timberland, Vans, Lee, Eastpak, Napapijri, JanSport, The North Face, Red Kap, Rock&Republic.
Dopo un’impegnativa giornata di lezione, abbiamo avuto il piacere di intervistare Mara Pescione, Junior Project Manager presso VF International.
Dopo una prima esperienza nel marketing presso Gallisport Company, Mara inizia a toccare con mano il mondo dell’e-commerce in Leroy Merlin, occupandosi della creazione del catalogo online, del controllo e delle modifiche di ogni singolo articolo a seconda delle specifiche che le venivano richieste. Successivamente, amplia e definisce le sue competenze nella grande multinazionale.
Componente essenziale nell’organizzazione aziendale è il lavoro in team che prende il nome di “E-commerce central team”, gruppo del quale Mara fa parte e che si occupa di fare da ponte tra i fornitori di terze parti e brand europei.
Il team risulta suddiviso in due parti:
- Service che si occupa della manutenzione delle piattaforme dei siti europei e della gestione dei contratti con i fornitori.
- Project Management Team che lavora in sinergia con il team di service per garantirne la qualità anche post-lancio; lavoro che avviene in funzione di una lista concordata di progetti e iniziative da lanciare durante il corso dell’anno.
Come è suddivisa la gestione di un e-commerce? Quante persone lo gestiscono e quale tipologia di mansioni svolgono al suo interno?
La mia risposta sarà in funzione del Brand. Ci sono diverse attività tra cui la parte operation, che si occupa delle attività giornaliere, controllo di ordini con il customer service, supervisione delle performance in termini di vendita e di sito; la parte marketing, analytics e merchandiser. Ogni Brand lavora insieme all’ECT per lanciare un suo progetto e le persone che lo gestiscono al suo interno variano a seconda della grandezza del Brand stesso.
Per i Brand più grandi il team è composto da 10 – 15 persone, mentre per quelli più piccoli si stimano 5 – 6 persone. Le figure professionali coinvolte sono i merchandisers, gli e-commerce operation manager e i web analyst.
Qual è stato il percorso formativo e professionale per il suo lavoro?
Il mio percorso formativo è iniziato con il Master in Marketing, Management and Innovation presso ISTUD Business School, dove ho acquisito delle competenze tecniche e teoriche. Successivamente, iniziando il mio percorso lavorativo, ho avuto la possibilità di mettere in pratica la parte operativa e gestionale di siti internet.
Importanza del ruolo e-commerce nel mondo del retail: più futuro al punto vendita o all’e-commerce?
E-commerce e punto vendita non sono due cose separate. La tendenza globale è quella di non scindere le due realtà e farle convivere l’una con l’altra, in quanto devono essere viste attraverso un’ottica di insieme, poiché ad esempio, nel momento in cui si esaurisce il prodotto online, i clienti si rivolgono al negozio e viceversa. La cultura della nostra azienda è orientata nell’idea di far vivere al consumatore un’esperienza unica tra punto vendita e acquisto online.
Ha mai lavorato all’estero? Se sì cosa l’ha portata a lavorare fuori dall’Italia?
Attualmente lavoro in Svizzera per la VF International, la quale ha anche una piccola sede in Belgio, perciò spesso mi capita di andare in trasferta. Visto che ho avuto una bella esperienza in Inghilterra di 7 mesi, ho scelto l’estero perché il mio obiettivo era quello di lavorare per una multinazionale nella quale si parlasse l’inglese. Ho tentato di trovare una realtà simile anche in Italia ma con scarsi risultati, in quanto i criteri di selezione risultano essere esagerati e in molti casi limitano l’acceso a posizioni lavorative, mentre in Svizzera, il percorso è stato più semplice.
Un altro motivo che mi ha spinto a lavorare all’estero è collegato al fatto che in Svizzera per la VF International la figura di e-commerce è maggiormente sviluppata dal punto di vista tecnologico.
Come interagisce negli ultimi anni un utente nel processo d’acquisto e-commerce? Quali sono i target e le fasce di età più partecipi?
Le persone che acquistano online hanno sviluppato un certo senso di fiducia, in quanto il sito è strutturato in maniera semplice. Nel caso in cui la merce non dovesse essere gradita dal cliente, vi è la possibilità del reso gratuito e di riaccredito. Sicuramente gli acquisti online sono aumentati negli ultimi anni, mentre, il target, dipende dal brand. Un esempio specifico è quello di Vans, che viene acquistato maggiormente dalla fascia adolescenziale mentre Timberland, è preferito di più dalla fascia di età compresa tra i 35 e i 50 anni, ad eccezione della scarpa “Classic Boot”, che viene comprata senza limiti di età.
Sbocchi professionali e avanzamenti di carriera: quanto è ricercata la sua figura anche in prospettiva futura e quanto guadagna in media?
Per me l’avanzamento di carriera è stato molto veloce e basato sulla meritocrazia. Questa la considero una questione sia culturale che di fiducia, in quanto per il mio capo è molto importante che i dipendenti abbiano la possibilità di crescere professionalmente.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, posso dire che la figura di e-commerce specialist in Svizzera è ben pagata e non vi è alcun paragone con gli altri Paesi Europei. Inoltre il nostro mestiere, sta diventando una componente fondamentale per tutte quelle aziende che vogliono avere una rilevanza globale. Ormai quasi ogni azienda ha un sito internet, sia le piccole-medie imprese che le medio-alte.
Dall’intervista abbiamo dedotto che VF International, coltiva una cultura di forte innovazione e di investimento, nella formazione professionale dei propri dipendenti. Ringraziamo Mara per il tempo che ci ha dedicato e, per averci dato la possibilità di inquadrare meglio la figura di Junior Project Manager.