Intervistiamo Bendetta Loconte, ex partecipante al Master in Marketing di ISTUD, Community and Social Media Specialist, Local Community Manager per Instagramers Italia, Founder di @IgersValleditria
Ciao Benedetta, fai parte di Instagramers Italia. Come è organizzata un’associazione così diffusa sul territorio ?
Potrebbe sembrare che io stia parlando di un passatempo, in realtà Instagramers Italia è un’associazione ben strutturata e articolata con uno staff di professionisti alle spalle che dedicano molto del loro tempo a questo progetto, mettendo a disposizione soprattutto conoscenze, know-how e professionalità. Molti di noi, infatti, sono consulenti informatici, esperti di marketing e di comunicazione, giornalisti e blogger.
Da marzo 2013 Instagramers Italia è diventata un’associazione nazionale senza scopo di lucro, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di Instagram e della mobile photography attraverso eventi, challenge e instameet.
L’associazione ha avuto un’espansione sempre più capillare, attualmente siamo quasi 100 gruppi ufficiali organizzati per regioni, capoluoghi e province. Contemporaneamente sono cresciuti gli impegni e crescono le collaborazioni con importanti brand nazionali e con eventi e fiere di settore. Insomma in casa Instagramers Italia è un continuo “work in progress” e a gestire i progetti vi è una vera task-force: chi si occupa del sito e chi degli aspetti redazionali, chi dei social network e dei rapporti con i partner e così via dicendo. In tutto questo ogni associato è interscambiabile e può prendere parte a ogni attività. A livello locale poi siamo tutti in prima linea perché ogni community si occupa di attività dedicate al proprio territorio.
L’importanza crescente che l’associazione ha come media partner sta portando a scelte strategiche ben definite. A settembre per esempio è stato lanciato il nuovo sito internet che in un solo mese ha registrato 36.500 utenti unici e circa 70.000 pagine viste. A conferma del fatto che l’associazione vuole essere ed è il punto di riferimento per gli appassionati non solo di Instagram ma di mobile photography, app e tecnology 2.0.
Io mi sono unita a gennaio 2014 a questa grande famiglia composta da local manager impegnati ogni giorno nella promozione del territorio e nell’organizzazione di attività on-line e off-line. L’idea del gruppo @Igersvalleditria, primo esperimento di community non legata ad una provincia ma ad un territorio, mi è venuta pensando che la Puglia è da tutti conosciuta per aree, il Gargano, il Salento e non per ultima appunto la Valle d’Itria o valle dei trulli. In un’ottica di destination marketing e di promozione turistica ho ritenuto quindi interessante sperimentare e promuovere questo territorio attraverso Instagram.
Hai partecipato al quarto instameet nazionale #WWIM10, il raduno di Instagramers Italia che si è svolto a Trieste ad ottobre. Raccontaci come è andata!
Sono felicissima per aver partecipato al raduno nazionale di Instagramers Italia. Ero presente all’evento anche lo scorso anno, quando la community è stata accolta a Bari, ma sicuramente questa volta è stato per me più emozionante in quanto ero lì in veste di Local Manager della community @Igersvalleditria che ho fondato nella mia terra, la Puglia.
Direi che è andata benissimo! Un instameet nazionale è un’occasione straordinaria di incontro, chi l’ha detto che dietro i social ci sono solo nerd? Ho avuto modo di conoscere finalmente di persona tantissima gente con cui interagivo già on-line, igers dalla creatività esagerata e local manager provenienti da tutta Italia. È stata anche un’occasione per scoprire Trieste, città meravigliosa che non avevo ancora visitato e per portare a casa tanti scatti che saranno il ricordo di questo weekend!
Instagram si sta diffondendo anche tra le aziende. Quali possono essere i benefici di una presenza aziendale su questo social?
Sì, come dicevo sono sempre di più le collaborazioni dell’associazione con brand nazionali e Instagram si sta diffondendo tantissimo tra le aziende. D’altra parte è il social network numero uno per crescita di utenti attivi (+25% nell’ultimo anno), la settima applicazione più utilizzata, diventata il social network più coinvolgente nel mondo.
Le immagini hanno un grosso impatto su ognuno di noi ogni giorno e le utilizziamo tantissimo in qualsiasi situazione. La comunicazione non è mai stata così visual e Instagram è il social network per eccellenza in questo senso, perché lascia ampio spazio alla fantasia e alla realizzazione di messaggi creativi. Oltretutto è perfetto per fare storytelling.
Gli utenti e potenziali consumatori trascorrono sempre più tempo su questo social network e il loro processo d’acquisto è fortemente influenzato dalle immagini. Per questo per molte aziende è diventato un canale importante da presidiare con la pianificazione di strategie di comunicazione ad hoc.
I benefici sono tanti in termini di brand awareness, engagement e lead generation.
Se poi si pensa alle continue novità del mondo social, per esempio al tasto “compra” su Twitter, alle sperimentazioni dei post sponsorizzati anche su Instagram, direi che non esserci, per alcune aziende, potrebbe significare perdere vere e proprie occasioni.
Ci sono casi concreti di successo (in Italia e non solo)?
Certo. Questi casi di successo sono sempre il risultato di una strategia ben pianificata. Al di là del caso specifico infatti molto dipende dal progetto comunicativo. Gli esempi da citare sono diversi e alcuni particolarmente creativi come: Nutella Italia, Mulino Bianco che ha già collaborato con Instagramers Italia lo scorso anno con il challenge “un mondo buono”. In rete poi si trovano diversi case-history come quella di Brandy Melville, un’azienda italiana che produce abbigliamento femminile per teenager che è diventato tra i brand più popolari del settore moda negli Stati Uniti. La strategia vincente è stata focalizzarsi su un target ben specifico e presidiare il social network dove le teenagers trascorrono maggior tempo, in questo caso Instagram. Il loro account ha più di due milioni di followers.
Un altro caso di successo è ovviamente Nike che è riuscita a costruire una community globale di fan del running e indirettamente del brand, con una strategia che si è inserita nel flusso di condivisione senza interromperlo ma lasciando che siano gli utenti stessi i veri influencer attraverso la condivisione delle loro immagini.
Che consiglio daresti a un giovane che vuole imparare ad usare Instagram in modo professionale?
Il consiglio che darei è rivolto a chi si vuole occupare in modo professionale di social network in generale. Il settore è in continua evoluzione e il social media specialist è un mestiere che richiede un’approfondita conoscenza del mondo del web e dei suoi linguaggi.
Per quanto mi riguarda attualmente mi occupo proprio di questo come consulente e oltre al Master ISTUD in Marketing Management di recente ho deciso di specializzarmi ancora in comunicazione digitale. La parte più impegnativa vi assicuro è la formazione costante, ogni giorno dedicato parte del mio tempo alla lettura di blog di settore e l’utilizzo di ogni singola piattaforma per cercare di essere sempre informata sulle novità.
Per usare Instagram in modo professionale e corretto il primo consiglio in assoluto è esserci, utilizzarlo e sperimentare tutte le novità che lo riguardano per capire quali possibili utilizzi potrebbero avere per un business. Poi seguire le attività degli Igers e dell’associazione Instagramers Italia che organizza sul territorio vari appuntamenti come le Igers Academy, momenti di formazione aperti a tutti… e se vi fa piacere seguite anche @IgersValleditria scoprirete quanto divertente è per me questa avventura ;-)!
Grazie Benedetta, e a presto su Instagram!